Notifica di un atto di esecuzione fiscale: cosa c’è da sapere sulla legalità

La notifica della cartella esattoriale è un momento cruciale, poiché la regolarità della procedura di notifica incide direttamente sulla validità dell’atto. Un errore o un’irregolarità formale può persino comportarne l’annullamento da parte del tribunale.

La consegna può essere effettuata in tre diverse modalità : tramite raccomandata con ricevuta di ritorno , tramite consegna a mano o tramite posta elettronica certificata (PEC) .

1. Raccomandata a/r

Questo è il metodo di consegna più comunemente utilizzato . L’esattore delle imposte può utilizzare i servizi di Poste Italiane , ma anche le società di recapito private (servizi di corriere) possono agire legalmente.

  • Pertanto, anche un documento consegnato da un corriere privato è valido .

2. Consegna personale (consegna diretta)

La consegna può essere effettuata anche direttamente da vari funzionari, quali:

  • addetti alle consegne municipali (messi comunali),
  • polizia locale (polizia municipale),
  • ufficiali di riscossione (funzionari della riscossione).

In questo caso non c’è né busta né ricevuta di ritorno , ma il documento stesso viene consegnato direttamente al destinatario .

3. Posta elettronica certificata (PEC)

PEC è ora una forma di consegna obbligatoria per gli attori professionisti , il che significa:

  • imprenditori individuali,
  • aziende,
  • nel caso di professionisti iscritti all’albo (ad esempio avvocati, commercialisti).

La consegna può essere effettuata esclusivamente all’indirizzo PEC ufficiale riportato nel registro Ini-Pec.

  • L’utilizzo di un indirizzo PEC diverso, anche se del destinatario, non rende valida la consegna.

L’atto di esecuzione fiscale può essere notificato:

  • tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno,
  • tramite consegna personale, oppure
  • tramite posta elettronica certificata (PEC).

La modalità di consegna non è solo un dettaglio tecnico, ma determina fondamentalmente la validità giuridica del documento. In caso di errore o irregolarità, l’interessato può legalmente richiedere la distruzione del documento.